Nel 2009 Francesco Artusa e Moreno Caldana uniscono le forze dei comparti auto e autobus in FAI Trasporto Persone, come costola della nota associazione FAI, Federazione Autotrasportatori Italiani, leader nel comparto merci.
Negli anni a venire è sempre più evidente l’esigenza di avere un movimento dedicato al reparto del trasporto persone, un organo di rappresentanza specifico per gli operatori NCC, che possa affrontare i sempre più numerosi problemi che non riguardavano il più ampio settore dei trasporti.
Nasce così La F.A.I. Federazione Autonoleggiatori Italiani Trasporto Persone, che si costituisce in data 6 febbraio 2014 come costola della Fai – Federazione Autotrasportatori Italiani.
Il suo è sia un ruolo di rappresentanza diretta del noleggio con conducente, sia un ruolo propositivo ed orientativo per le scelte politiche settoriali.
La FAI Trasporto Persone promuove iniziative e prospetta soluzioni funzionali per il superamento dei vincoli che limitano e circoscrivono le attività delle categorie di autobus e NCC che operano sul mercato dell’offerta commerciale e turistica.
Data la scarsa attenzione politica, Moreno Caldana per il settore autobus, e Francesco Artusa per il settore NCC, scelti da imprenditori e artigiani come loro portavoce, collaborano insieme per tutelare i diritti di entrambi i settori.
Quest’unione d’intenti e obiettivi con una grande adesione da parte di piccole e medie imprese, rende finalmente possibile la costituzione di una massa critica con peso e valore politico.
L’associazione a FAI Trasporto Persone diventa decisiva per potersi sganciare da logiche di potere che tendevano a favorire le categorie più numerose.
Per gli autobus è possibile affrancarsi da associazioni che si concentravano prevalentemente sul trasporto pubblico di linea, mentre per gli NCC, è possibile avanzare le proprie necessità svincolandosi da piccole associazioni o grandi confederazioni, che impiegavano le risorse maggiori per tutelare gli interessi dei taxi.
Dal 2015 al 2020 la FAI Trasporto Persone si è fatta portavoce dei loro diritti esclusivi evidenziando e battendosi in campo politico e commerciale.
Al termine del 2020 e dopo 7 anni di lavoro la FAI Trasporto Persone conta oltre 1000 imprese associate ed è presente in 15 regioni.
Il 2021 segna l’anno del consolidamento di ruoli e obiettivi e la presa di coscienza della necessità di una rinascita che porti a maggiore inclusività.
La pandemia globale, iniziata nel 2020, ha reso la situazione di Autobus ed NCC quantomai precaria, mettendo in luce l’urgenza di costituirsi anche a livello di immagine sociale, come attori politici e commerciali esclusivi.
Questo ha significato prendere una decisione importante: prendere in esame e sviluppare tutte le potenzialità affinché si possa essere considerati ai tavoli politici e commerciali a cui spettano i compiti decisionali.
La frammentarietà è stata annullata e la Fai Trasporto Persone ha lasciato spazio ad un nuovo sistema, il Sistema Trasporti, più inclusivo, presente e soprattutto che permette uno spazio di crescita e di manovra per esigenze presenti e future.
La naturale rivoluzione di Sistema Trasporti ha portato con sé un cambio d’immagine e di comunicazione per rendere tutti partecipanti attivi con il medesimo grado d’informazione e di accesso ad attività, servizi e convenzioni.
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Per anni la politica e le associazioni di categoria hanno preferito dedicarsi al trasporto pubblico e ai taxi, definendo nel tempo un vuoto legislativo per queste due categorie. Il nostro lavoro è costante e in crescita, per garantire e favorire sempre più l’unione tra le imprese e competere a livello italiano ma soprattutto europeo.
Coadiuvati dal team legale, il nostro obiettivo è quello di lavorare affinché siano apportate le modifiche necessarie all’attuale legge 21/92 aggiornata a febbraio 2019.
Una legge quadro fortemente ostativa sul trasporto pubblico non di linea. Scarica ora il testo integrale della proposta.
Ci battiamo ogni giorno per la pari dignità lavorativa con la categoria del trasporto pubblico a partire dal recupero delle accise sul carburante, che non ci è concesso, fino all’ottenimento dei contributi pubblici per la sostituzione dei veicoli che al momento è permesso solo a chi esercita, almeno in parte, la propria attività nel trasporto pubblico locale
Un obiettivo a noi caro è la lotta all’articolo 85/4 del codice della strada che penalizza il settore NCC Auto il quale prevede una sanzione in denaro e una sanzione accessoria per qualsiasi infrazione commessa da un NCC o da un dipendente dell’azienda NCC, dando luogo alla sospensione della carta di circolazione per un periodo che va dai 2 agli 8 mesi.
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