Vertenza tra i tassisti e i titolari NCC (Noleggio Con Conducente), interviene Alfonso Riva, presidente della Federazione Autonoleggiatori Italiani Trasporto Persone (FAI) aderente a Sistema e Impresa: «Il senato, ponendo la fiducia sul decreto Milleproroghe, ha sospeso di un anno le norme nate con l’obbiettivo di combattere l’abusivismo ma che si sono rivelate un boomerang in un regime di libero mercato».
E ancora Riva: «E’ una decisione che conferma quanto le istituzioni legislative ripetono da otto anni ovvero che il cosiddetto 29/1 quater presenta evidenti e gravi ‘criticità sotto il profilo costituzionale e comunitario’».
«E’ stata sospesa una norma fortemente repressiva che obbligava gli NCC a rientrare in rimessa alla fine di ogni singolo servizio anche quando l’operatore avesse una seconda commessa nello stesso punto in cui finiva la prima. La norma concedeva inoltre ai sindaci il potere di chiudere l’accesso nei comuni concedendo il monopolio ai taxi. In entrambi i casi si tratta di provvedimenti finalizzati ad affossare un settore capace di produrre un fatturato di 2,5 miliardi di euro annui».
E in merito alla dura reazione dei tassisti secondo i quali la sospensione agevola Uber e le multinazionali marginalizzando gli operatori indipendenti e le piccole aziende del settore, ribadisce Riva: «Uber non c’entra proprio niente dal momento che nel 2009, l’anno in cui è stata licenziata la legge, non era nemmeno all’orizzonte. Ora ci auguriamo di non assistere all’ennesimo dietrofront da parte del governo e che si possa finalmente intraprendere un percorso che porti, con la partecipazione di entrambe le categorie, ad una nuova risoluzione legislativa che sia in grado di premiare le aziende in regola e di stroncare ogni forma di abusivismo».
«A questo proposito – conclude il presidente della FAI – abbiamo già chiesto un incontro al ministro Del Rio perché si possa rendere conto che esistono altre proposte e soluzioni percorribili».