Sorridiamo davanti alla strumentalizzazione da parte della RAI regionale del Lazio e del messaggero che invece di riportare la verità si prestano ad una propaganda degna della prima repubblica.
Il presidente Alfonso Riva
Si stà dando in queste ore un enorme risalto mediatico al c.d. blitz effettuato dalla Polizia Locale sui bus turistici all’interno della città di Roma, utilizzando uno strumento quale l’attività di monitoraggio e controllo, onde sanzionare i comportamenti non conformi alla disciplina che regola le modalità di transito e sosta dei bus.
Ciò che lascia perplessi è la trasformazione di controlli corretti, e più volte sollecitati dalle stesse Associazioni di categoria dei Bus turistici, in una parata mediatica, con il solo scopo di preparare il terreno ad una nuova disciplina interdittiva ai bus, cercando così il supporto morale e mediatico di giornali e televisioni.
Le scriventi Associazioni di categoria rifiutano di accettare il principio per cui l’unica alternativa ad alcuni comportamenti scorretti da parte dei vettori (spesso stranieri), sia il proibizionismo, ma bensì l’utilizzo di tutti quegli strumenti sanzionatori, attraverso un’attività ordinaria, che la Legge mette a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni nei confronti di chi viola le regole.
Vietare o limitare indistintamente l’ingresso nel centro storico a tutti i bus turistici, perché alcuni operatori lavorano in modo irregolare, rappresenta una sconfitta non solo per la città di Roma e per uno Stato di Diritto quale dovrebbe essere l’Italia, ma anche per tanti lavoratori onesti.