pubblichiamo la proposta di riforma della legge quadro con qualche piccolo aggiornamento del 2016 rispetto all’originale.
E’ la stessa che abbiamo presentato al Ministero dei Trasporti ed è presumibilmente la fonte di ispirazione per cui abbiamo letto delle indiscrezioni di stampa che vogliono il Governo proteso verso l’ipotesi di autorizzazioni regionali.
La pubblichiamo alla vigilia del tavolo tecnico e del minitour che faremo in giro per l’Italia sia per presentarla (e spiegarla nei dettagli) ai colleghi, sia per raccogliere eventuali osservazioni e migliorie.
E’ opportuno chiarire subito un aspetto importantissimo. Rimanere servizio pubblico non di linea con le conseguenti agevolazioni alla circolazione rende la competenza REGIONALE ancora sovrana per COSTITUZIONE. Pertanto o lo Stato centrale decide che diventiamo un servizio privato al 100% oppure non è possibile scavalcare le competenze regionali.
Nemmeno se per assurdo fossimo tutti d’accordo (Taxi, Ncc, Parlamento). La materia del trasporto pubblico non di linea NON è nemmeno oggetto della riforma costituzionale che sarà sottoposta a Referendum. Sarebbe legittimo aspirare ad una liberalizzazione totale sul modello minicab inglese.
Non ci troverebbe concordi ma, come sempre, rispettosi delle idee altrui. Ma dovremmo essere disposti a subire tutte le limitazioni alla circolazione alle quali sono sottoposti gli altri conducenti privati. Non è matematico che succeda.
Resterebbe facoltà dei singoli Sindaci e francamente ci sembra un rischio inutile che è meglio non correre.
Ricordiamo in tal senso una sentenza della Corte di Giustizia UE che ha definito legittimo il diniego delle corsie preferenziali ai minicab londinesi per via della mancanza dei vincoli a cui sono sottoposti i black cab.
Chi vi dice che il Governo possa riformare la legge consentendo all’operatore autorizzato nella regione X di lavorare stabilmente nella regione Y, con quanti mezzi vuole e all’interno di preferenziali e ztl o non conosce la Costituzione o mente sapendo di mentire.
Istruzioni per l’uso:
La riforma come l’abbiamo pensata va analizzata per intero. Ogni singolo aspetto può essere aspramente criticato e anche secondo noi, adottarne un pezzo ne causerebbe il fallimento.
Contiene pesi e contrappesi che garantiscono a nostro avviso equilibrio e sostenibilità sia tra gli NCC sia tra i comparti NCC e Taxi.
Qui potete consultare il PDF della proposta di riforma di legge quadro.
Il Presidente
Francesco Artusa