– Nel merito, spiega l’associazione, “l’Ncc può dimostrare che si trovava a Firenze per un servizio a disposizione di un cliente di Lucca, partito da Lucca e tornato a Lucca esauriti i suoi impegni. Ovviamente tutto ciò è perfettamente legale. Nel metodo è anche peggio. Chi autorizza questi signori a fare indagini, pedinamenti, a scattare foto ad un operatore con regolare autorizzazione pubblica? Per questo assisteremo il nostro associato e stiamo preparando denunce/querele per violenza privata, diffamazione e calunnia, dato che, purtroppo per loro, non esiste e non esisterà mai, una legge che discrimini gli ncc se non sono fiorentini”.
“Ci attiveremo anche in sede civile per ottenere i dovuti risarcimenti – spiegano Artusa e Fambrini -. Per il rispetto delle norme facciano come noi, si rivolgano al Comune di Firenze chiedendo l’intervento della polizia locale. È una strada più lunga, ma è quella prevista in uno stato di diritto.
Infatti, dopo più di un anno, Palazzo Vecchio ha risposto all’esposto da noi presentato sui servizi Ncc, illegittimamente pubblicizzati e presumibilmente venduti dalla cooperativa 4390, annunciando l’avvio di una contestazione alla suddetta e la trasmissione degli atti alla polizia locale.
Questa storia ricorda tanto quella del bue e dell’asino. In ogni caso è evidente che questi soggetti siano usciti dai binari della correttezza e della legittima difesa di una categoria, scegliendo l’intimidazione e la menzogna. Metodi incompatibili con le cariche che esercitano. Peraltro hanno un conflitto di interesse enorme. Si rivolgono ai comuni come fossero dei sindacalisti terzi, ma di fatto sono direttamente o rappresentano veri e propri competitors che avrebbero un chiaro vantaggio economico nel ridurre il numero di veicoli che possano operare su Firenze”.
“I comuni inizino a preoccuparsi di come sono state ottenute le informazioni contenute negli esposti dei tassisti e per quanto riguarda Cassigoli e Giudici, confidiamo in un mea culpa che li convinca a fare un passo indietro”, concludono i due.
Leggi la risposta del Comune di Firenze all’esposto presentato da Sistema Trasporti
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