Riportiamo di seguito l’intervento di Francesco Artusa, Presidente Nazionale Sistema Trasporti
Trasporti: Artusa (St), ministero parla con taxi di problemi Ncc, surreale
Roma , 27 ott 11:54 – “È una curiosa coincidenza quella che ha visto il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili annunciare l’impugnazione al Consiglio di Stato di una sentenza del Tar Lazio che riguarda il comparto Ncc, il giorno dello sciopero dei taxi. Peraltro le richieste di incontro all’indomani della sentenza che ha applicato la Bolkestein al settore Ncc, da parte di molte associazioni di categoria, sono cadute tutte nel vuoto. Se ne potrebbe dedurre che il ministro non parla di Ncc con gli Ncc ma coi tassisti e questo sarebbe francamente surreale seppur in continuità con i governi precedenti”.
Lo scrive in una nota Francesco Artusa, presidente di Sistema Trasporti, in relazione al l’impugnazione della sentenza vinta dagli Ncc al Tar del Lazio e impugnata davanti al Consiglio di Stato dal Mims.
“La vicenda – spiega Artusa – resta intricata proprio per l’ibrido Ncc, unico in Europa, che non si capisce ancora che soggetto sia, gravato da più vincoli dei servizi pubblici, ma senza i loro sussidi e privato della libertà di impresa per poter compensare. Il risultato di una norma ormai giurassica e per di più resa monca da una sentenza della Corte Costituzionale. Già l’ex viceministro Rixi aveva sollecitato una riforma del settore, ma a più di due anni di distanza siamo ancora impantanati nei tribunali che come spesso accade si sostituiscono al Parlamento. Speriamo che il Dl Concorrenza in arrivo possa invertire la tendenza”.
“Attendiamo di leggere il ricorso e decideremo in seguito se intervenire ad audiuvandum, negli interessi degli operatori che in questo momento rischiano di rimanere incatenati in una provincia mentre operatori europei possono operare liberamente in tutta Italia. Un non senso? Certo, come decine di altri ad oggi contenuti nella L. 21/92”, conclude Artusa.
Fonte: AGI, Adnkronos, Agenzia Nova – foto dal web